Sotto la città di Napoli esiste un’altra città formata da cunicoli e cave di tufo che ha rappresentato un nascondiglio sicuro per gli abitanti in momenti difficili.
Grotte chilometriche, pozzi profondi, grandiose caverne e sorprendenti catacombe, spesso teatro di eventi magici ed esoterici. È proprio a questi luoghi che è legata la storia di un fantasma dispettoso, il Monaciello.
Entra nelle case e fa scherzi o regali ai suoi abitanti. Porta denaro, numeri vincenti per il lotto, ma anche spaventi, rottura di oggetti, fino all’ingravidamento di ignare fanciulle. Vive nell’ombra ed adora guardare le reazioni che scatena con i suoi dispetti. Si dice sia particolarmente sensibile al fascino femminile. Ovviamente è solo una leggenda popolare ma si narra che si tratti del fantasma del figlio di Caterina Frezza, che costretta dal padre a prendere i voti, partorì in convento un bimbo deforme che viveva vestito da monaco.
Se vi è un fondo di realtà, la storia del Munaciello potrebbe essere ricollegata alla figura del Pozzaro, colui che si dedicava alla manutenzione dei pozzi d’acqua. Quando non veniva pagato per i suoi servizi, si vendicava facendo dei dispetti (oppure avances) agli abitanti delle case.